Confronto tra fast fashion e slow fashion
Fast Fashion vs Slow Fashion | ||
Consumo | Si acquistano molti vestiti in un breve periodo di tempo, ma i capi acquistati non vengono indossati per molto tempo, perché passano rapidamente di moda e anche la loro qualità lascia molto a desiderare. | Si presta attenzione al consumo sostenibile, per cui si acquista solo ciò che è veramente necessario. I materiali ecocompatibili e la buona fabbricazione sono tenuti in grande considerazione.
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I materiali | I capi di abbigliamento Fast Fashion sono solitamente realizzati in fibre sintetiche. | Gli abiti slow fashion sono realizzati con fibre naturali come il cotone o tessuti riciclati. |
Produzione | La produzione avviene solitamente in Paesi in cui gli standard non sono rispettati. Inoltre, i lavoratori non ricevono salari equi. | La produzione avviene in paesi in cui vengono rispettati i diritti umani, le norme e i salari equi. |
Acqua | La fast fashion è responsabile di gran parte dell’inquinamento delle acque attraverso l’uso di sostanze chimiche e microplastiche. | L’acqua viene spesso riciclata e filtrata in modo da evitare l’ingresso di contaminanti nelle acque reflue. |
CO2 | Una maglietta in poliestere provoca 9 kg di CO2 durante la produzione. | Una maglietta di cotone provoca 2 kg di CO2 nella produzione. |
Rifiuti | L’80% di tutti gli indumenti viene gettato via, mentre solo l’1% viene riciclato. | Gli abiti possono essere riparati, venduti, scambiati o donati per creare un’economia circolare. In questo modo si riducono i rifiuti[1] . |
Fatti sui rifiuti della moda e sulla sostenibilità:
Fatto 1: l’industria dell’abbigliamento e delle calzature è responsabile dell’8% delle emissioni globali di gas serra e la moda è la terza industria più inquinante al mondo.
Fatto 2: se questa tendenza continua, l’industria della moda potrebbe consumare oltre il 26% del “budget di carbonio” associato a un percorso di 2 °C entro il 2050.
Fatto 3: si stima che meno dell’1% del materiale utilizzato per la produzione di abbigliamento venga riciclato in qualcosa di più. Si tratta di circa 100 miliardi di dollari di materiale sprecato ogni anno.
Fatto 4: si prevede che i rifiuti della moda cresceranno fino a 148 milioni di tonnellate entro il 2030.
Fatto 5: L’atteggiamento dei consumatori verso la moda etica è sempre più favorevole. Il 60% dei millennial dichiara di voler fare acquisti più “sostenibili”.
Fatto 6: Molti marchi si stanno orientando verso metodi di produzione più sostenibili. A maggio 2018. il 12,5% del mercato globale della moda si è impegnato ad apportare cambiamenti entro il 2020.
Fatto 7: secondo la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite, l’industria della moda genera il 20% delle acque reflue del mondo.
Fatto 8: Solo il 15% dei consumatori ricicla gli indumenti usati[1] .
[1] Rubincon “14 fatti sulla moda sostenibile” https://www.rubicon.com/blog/14-sustainable-fashion-facts/
[2] Sanvt “Fast Fashion vs. Slow Fashion” https://sanvt.com/blogs/journal/fast-fashion-vs-slow-fashion