CASE STUDY
Case Study 1: STEM
CONTESTO
Il tradizionale processo di produzione degli indumenti con il classico taglia e cuci spreca fino al 25% dei materiali. Inoltre, il problema della sovrapproduzione causa l’avanzo di molti tessuti invenduti o inutilizzati.
DESCRIZIONE
Stem è un approccio che cambia il modo in cui vengono realizzati i capi di abbigliamento, che abbina un’innovativa tecnica di tessitura digitale a zero rifiuti con una produzione sostenibile di indumenti e un approccio al dettaglio che mira a cambiare radicalmente l’industria della moda.
Partendo dal problema della produzione di rifiuti nell’industria della moda, la designer Sarah Brunnhuber ha sviluppato una tecnica di produzione di capi di abbigliamento a scarto minimo pensando direttamente a monte del problema, cioè al modo in cui vengono sviluppati i tessuti.
La stilista ha sviluppato un sistema che le permette di tessere direttamente la forma del cartamodello dell’abito, eliminando così gli scarti di taglio. Ciascuno di questi pezzi, invece di essere cucito, viene poi annodato insieme per creare l’abito finale, eliminando così gli scarti di cucitura. I tessuti vengono prodotti solo dopo che l’abito è stato disegnato e ordinato, in modo che ci sia un uso effettivo per il tessuto, di cui non si butta via nulla.
Per la stilista, il minuzioso lavoro di annodatura rappresenta il tempo e l’artigianalità che mancano nella produzione della maggior parte dei nostri capi realizzati industrialmente. Invece di rendere invisibili le cuciture, segni che ci ricordano il processo produttivo, STEM vuole enfatizzarle e renderle protagoniste, per far sì che il consumatore sia consapevole di come viene realizzato un capo e ne comprenda il valore.
Nato come progetto artigianale su telai a mano, è stato poi sviluppato su scala industriale, collaborando con produttori esterni.
LEZIONE APPRESA
Se riusciamo a trovare un modo per produrre su larga scala solo ciò che è veramente necessario, possiamo ridurre notevolmente gli sprechi e l’uso di nuove risorse. Condividere le informazioni su come vengono realizzati i prodotti in modo trasparente e visivamente intrigante aiuta a creare un sistema in cui i clienti prendono decisioni informate su ciò che acquistano e se ne prendono cura.
Tessuto di Stem, Fonte: Stem
Case Study 2: ID:EIGHT
CONTESTO:
Negli ultimi anni, la quantità di rifiuti agroalimentari utilizzati per realizzare prodotti sostenibili è passata da 0 a oltre 30 tonnellate al mese.
Oltre 7 milioni di tonnellate di vinacce vengono scartate ogni anno dall’industria vinicola.
L’industria dell’ananas produce ogni anno circa 40.000 tonnellate di foglie, che di solito vengono lasciate marcire o bruciate, essendo considerate un materiale di scarto.
DESCRIZIONE:
ID.EIGHT è una start-up innovativa che produce scarpe da ginnastica ecosostenibili realizzate con scarti dell’industria alimentare e materiali riciclati.
Ogni componente della scarpa è realizzato con materiali a basso impatto ambientale, a partire dalla tomaia, dalla suola, dai lacci, dalla fodera e dall’etichetta, fino alla scatola che contiene le sneakers e alla busta utilizzata per l’imballaggio.
Le scarpe da ginnastica sono realizzate principalmente con 4 tipi di materiali derivati da sottoprodotti di attività agricole o industriali:
- AppleSkin: un materiale made-in-Italy derivato dalla bio-polimerizzazione di bucce e torsoli di mela,
- Vegea: prodotto dalla bio-polimerizzazione della vinaccia in Italia,
- Piñatex: prodotto in Spagna con foglie di ananas provenienti dalle Filippine,
- Lycra, rete e poliestere riciclati provenienti da Spagna e Italia.
Tutti i materiali provengono da fornitori italiani, tranne Piñatex, prodotto nelle Filippine e rifinito in Italia.
Le sneakers ID.EIGHT sono assemblate in una piccola azienda a conduzione familiare nelle Marche (Italia) e il processo di produzione, pur essendo semi-industriale, richiede molto lavoro manuale e anni di esperienza.
LEZIONE IMPARATA:
I materiali di scarto di altri settori, come quello alimentare, possono diventare risorse per l’industria della moda, creando ulteriore valore.
Un design di qualità, unito allo studio dei processi produttivi, a una ricerca approfondita sui materiali e alla scelta di produttori che lavorano in modo responsabile, permette di creare prodotti belli, ecologici e che non richiedono l’utilizzo di nuove risorse.
ID .EIGHT shoes, Fonte: ID.EIGHT