Fibre rigenerate
Le fibre rigenerate sono prodotte utilizzando materie prime ottenute da rifiuti tessili, pre-consumo (rifiuti provenienti dal processo di produzione) o post-consumo (tessuti e indumenti a fine vita).
I vantaggi dell’utilizzo di fibre rigenerate includono la riduzione del consumo di risorse naturali, dell’inquinamento, dell’acqua e dell’energia.
Sia nel caso del cotone che della lana, i rifiuti utilizzati vengono prima selezionati e separati per tipo di fibra, colore e peso; vengono inoltre rimossi tutti gli accessori come cerniere e bottoni che non possono entrare nel processo di rigenerazione. Una volta create balle omogenee, queste vengono lavate, sminuzzate in pezzi molto piccoli, carbonizzate (se si vogliono eliminare le fibre di cellulosa) e quindi filate. Il metodo meccanico è il più diffuso; in alternativa, ad esempio nei casi in cui i materiali sono composti da miscele di fibre, e quindi difficili da rigenerare, si può ricorrere al riciclo chimico.
La rigenerazione delle fibre tessili è possibile quando gli indumenti sono realizzati al 100% o quasi di un determinato materiale, sia esso vergine o rigenerato. Per dare un’idea, una fibra di cashmere vergine può essere rigenerata fino a circa 5 volte, mentre il cotone denim fino a 3 volte. Scegliere capi in cotone o lana che non abbiano un’alta percentuale di materiali sintetici significa dare nuova vita ai propri abiti.
Come vedremo meglio in seguito, le certificazioni che attestano che un materiale è riciclato sono GRS Global Recycle Standard e RCS Recycled Claim Standard.
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Lana rigenerata
La rigenerazione della lana è iniziata a Prato, in Italia, alla fine del XIX secolo. Qui si producono ogni anno circa 22 tonnellate di lana rigenerata.
La rigenerazione della lana è molto più sostenibile di quella tradizionale perché riduce drasticamente l’utilizzo di materie prime, in primo luogo per quanto riguarda la lana: alcune fibre vergini sono spesso utilizzate in mischia per dare forza a quella rigenerata, ma in percentuale molto ridotta. Questo processo consente inoltre di non tingere o sovra-tingere le fibre, con un notevole risparmio in termini di acqua e sostanze chimiche utilizzate.
Rifò è un marchio pratese che produce abbigliamento con materiali rigenerati. È nato nel 2017, con l’idea di rivisitare la tradizione di questo storico distretto. Per saperne di più, leggete i casi di studio alla fine del sottocapitolo.
Regenerated wool, Fonte: Lottozero