Trasparenza
Quando si tratta di un capo d’abbigliamento, conoscerne la storia (dove è stato prodotto, con quali materiali, da chi) è importante per consentire ai consumatori di fare le proprie scelte responsabili. Ecco perché la trasparenza è essenziale per un’azienda sostenibile.
La tradizionale etichetta che accompagna un capo d’abbigliamento non è più sufficiente a contenere tutte le informazioni che un consumatore attento ha bisogno di ricevere e molti marchi, grandi e piccoli, stanno iniziando ad attivare nuovi sistemi di condivisione delle informazioni. I marchi stanno mettendo in campo diverse strategie per fornire ai consumatori sempre più informazioni, ma quando si parla di trasparenza non esiste uno standard unico e ognuno è libero di scegliere cosa raccontare.
Un pioniere dell’approccio trasparente è stato lo stilista Bruno Pieters, che in passato ha cercato di creare un marchio completamente trasparente e tracciabile, Honest By (purtroppo chiuso nel 2019): il marchio era solito pubblicare i produttori e la composizione dei capi e anche le informazioni sulla composizione del premio: una ripartizione dettagliata del costo del capo, comprese le percentuali di ricarico all’ingrosso e al dettaglio.
Bruno Pieters shop, Fonte: 1Granary
Un altro esempio interessante è quello di Ganni, un popolare marchio danese, che non ha paura di dichiarare di non essere ancora completamente sostenibile, ma di impegnarsi per un costante miglioramento. Con lo slogan “it’s about progression not perfection” (si tratta di progressione, non di perfezione), il marchio ha un canale social parallelo a quello per la presentazione delle sue collezioni, dove trasmette informazioni sulla produzione e sui materiali utilizzati, e dove è possibile monitorare questo miglioramento.
La condivisione di queste informazioni crea nel cliente un senso di fiducia nei confronti del marchio, che appare come un organismo in via di trasformazione, di miglioramento, di cui il cliente si sente partecipe e che sostiene attraverso le sue scelte e non un esempio impeccabile di sostenibilità. Trasparenza non significa solo comunicare i propri processi sostenibili, ma anche essere onesti con i propri clienti.
Anche Womsh, marchio di scarpe sostenibili made in Italy, è un buon esempio in termini di trasparenza. All’interno del proprio codice etico, uno strumento di autoregolamentazione che rafforza i valori e le responsabilità che il marchio ha e vuole perseguire, condiviso all’interno del proprio sito web, il brand ha definito i propri pilastri di sostenibilità, che includono la condivisione della storia del prodotto e nello specifico: di quali materiali è fatto; dove è stato prodotto; chi lo ha realizzato; in quali condizioni queste persone hanno lavorato; sono state pagate; come Womsh restituisce parte dei profitti generati all’ambiente e alla società.
Infine, le certificazioni sono essenziali per dare credibilità alle informazioni che condividete con i vostri clienti. Nel capitolo 3, dedicato alla produzione e alla catena di fornitura, approfondiremo questo argomento presentando tutte le più importanti certificazioni relative al settore della moda.