Stockisti
Il tessuto in stock è un tessuto che una fabbrica produce in eccesso per una serie di motivi o un tessuto che un grande marchio non utilizza più, in pratica è un qualsiasi avanzo di tessuto che non può più essere utilizzato per il suo scopo originale o per l’evasione degli ordini.
Il tessuto in giacenza è di solito un avanzo di tessuto delle fabbriche tessili (generalmente della stagione precedente). Questo tessuto viene venduto in grandi quantità a prezzi scontati direttamente dalle fabbriche e molti marchi “sostenibili” lo acquistano per utilizzarlo nella propria linea di abbigliamento.
Se il tessuto in giacenza si trova generalmente nelle fabbriche tessili, il tessuto in overstock è quello che chiamiamo il tessuto in più che è già stato acquistato dai marchi di moda. In genere, è questo lo stock che finisce in discarica perché rimane inutilizzato e fermo nelle case di moda per mesi, e a volte anche per anni, finché non viene smaltito.
Forse non è la scelta incredibilmente sostenibile che alcuni marchi fanno sembrare, ma è un’ottima opzione per i marchi agli inizi. Poiché il tessuto è già confezionato, ci sono minimi inferiori, di solito 10 metri. Questo rende facile per gli stilisti piccoli e autofinanziati acquistarne un po’ di meno, senza dover investire capitali in tessuti di cui potrebbero non avere bisogno.
L’aspetto negativo è che è praticamente impossibile reperire una quantità maggiore di un tessuto specifico per la produzione futura.
In un distretto tessile come Prato ci sono oltre 100 aziende di stock di tessuti. Il modo migliore per orientarsi è contattare un agente, che viene pagato a provvigione dallo stockista e quindi non comporta costi aggiuntivi per lo stilista o il marchio. Alcuni prevedono una spesa totale minima per il tessuto, che di solito si aggira intorno ai 2.000 euro, ma altri prendono solo la loro percentuale.
Molti magazzini e agenti hanno iniziato a lavorare con cataloghi e siti web online, in modo da ridurre la necessità di recarsi presso la sede fisica.