Cosa può fare un marchio per migliorare la tracciabilità?
Razionalizzare questi processi è certamente un modo per facilitare la tracciabilità: semplificare i materiali utilizzati, per concentrarsi su una migliore gestione complessiva delle proprie catene del valore; favorire i fornitori verticalmente integrati e limitare il numero di partner e intermediari.
L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha definito delle linee guida su come tracciare la catena di fornitura secondo i requisiti dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Dato che i fornitori sono sparsi in tutto il mondo, come fa un marchio a verificare che questi principi siano applicati?
Esistono diverse piattaforme, come la BSCI, Business Social Compliance Initiative, Higg Index, 4 sustainability, che raccolgono dati su alcuni parametri, come i dipendenti, le misure di sicurezza sul lavoro, le ore di straordinario previste, gli incidenti, ecc. delle aziende fornitrici. In questo caso, un marchio può scegliere, a parità di servizio fornito, i fornitori più responsabili nei confronti della propria forza lavoro.
Cercare di risalire all’origine dei materiali, raccogliendo e mettendo al sicuro i dati. Le tecnologie più diffuse in questo senso sono la blockchain e i marcatori nel cuore del materiale.
Come un passaporto digitale, la blockchain è un registro digitale centralizzato e sicuro, presentato come impossibile da falsificare, che consente di raccogliere e combinare le informazioni man mano che il prodotto si sviluppa. Crystalchain, Trustrace, Textile Genesis™ e altri accompagnano una serie di marchi, fornitori e operatori nei loro sforzi per autenticare le transazioni.
FiberTrace, Fonte: Climate-pact Europa
Una tecnica più sperimentale ma in espansione è rappresentata dai marcatori molecolari di Applied DNA Science e dalle nanoparticelle luminescenti di FiberTrace, che consentono di immagazzinare informazioni nelle fibre, attraverso traccianti incorporati nel materiale che resistono ai vari trattamenti e alle fasi del processo produttivo.
Una vera e propria risorsa per l’industria della pelle è la marcatura laser, che inserisce un codice sulla superficie del materiale senza alterarlo, consentendo di rintracciare la pelle fin dal macello e durante i processi di concia e finitura.