Le tendenze dei consumatori che influenzano i marchi di moda
Se diamo un’occhiata più da vicino alle attuali tendenze di consumo, ci accorgiamo subito che tra queste spiccano alcune delle più importanti. Esse sono direttamente collegate al modo di pensare delle persone moderne e sono influenzate da questioni come il crescente interesse delle persone, soprattutto dei giovani, per le questioni di produzione sostenibile, la cura dell’ambiente o il trasferimento della moda alla sfera online.
Le attuali tendenze dei consumatori nel mercato della moda includono principalmente:
- Aumento delle aspettative dei clienti – Oggi i clienti hanno aspettative sempre più elevate nei confronti dei punti vendita, non solo per quanto riguarda l’acquisto di abbigliamento e articoli di moda. Sono particolarmente interessati a tempi di evasione dell’ordine più brevi possibili, che consentano loro di risparmiare molto tempo. Tecnologie come l’RFID, la tracciabilità dei capi di abbigliamento, la realtà aumentata, i tag elettronici – tutti progettati per fornire ai clienti ulteriori informazioni – e la promessa di consegna in giornata hanno contribuito a migliorare in modo significativo l’esperienza del cliente. Una migliore esperienza del cliente porta naturalmente a una maggiore fidelizzazione, il che significa che i marchi che offrono la migliore esperienza complessiva ai loro clienti hanno maggiori probabilità di mantenere il business, anche se i loro prodotti possono non essere di alta qualità o a prezzi competitivi come altri punti vendita.
- Moda sostenibile – Negli ultimi tempi si è assistito a una forte enfasi sulla sostenibilità nella moda, che si riflette anche nella posizione dei marchi sul mercato. A questo contribuiscono in particolare alcune piattaforme di social media, in cui è sempre più possibile notare l’invito a boicottare i marchi (anche popolari) che non applicano la filosofia della sostenibilità nella produzione o che praticano la tendenza nota come fast fashion. La crescente popolarità di questo comportamento è stata dimostrata anche da una serie di recenti ricerche. Un’indagine di McKinsey & Company[1] ha rilevato che i consumatori hanno cambiato radicalmente il loro comportamento durante la crisi del COVID-19, un cambiamento in linea con gli obiettivi di sostenibilità, con il 61% degli intervistati che ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile per acquistare prodotti con imballaggi ecologici. Il 65% degli intervistati ha inoltre dichiarato di voler acquistare capi di abbigliamento di qualità superiore che durino più a lungo e un numero significativo di intervistati, il 71%, ha dichiarato di voler buttare via i capi di abbigliamento meno spesso. Ciò indica uno spostamento verso una moda più sostenibile. Questa tendenza dei consumatori sta spingendo in particolare i marchi del fast fashion a ripensare le loro strategie e le loro catene di approvvigionamento, che hanno ricevuto una cattiva reputazione, tra l’altro, per le condizioni disumane nelle fabbriche situate nei Paesi più poveri.
- Shopping online – Lo shopping online è già una pietra miliare della vendita al dettaglio di moda e tutti i principali marchi si sono adattati al cambiamento di clima. La pandemia globale ha di fatto costretto i marchi ad aumentare la loro presenza online, imponendo l’innovazione delle soluzioni digitali in un mondo in cui lo shopping di persona ha praticamente cessato di esistere. Ciò include innovazioni tecnologiche di ogni tipo (come la visualizzazione dei prodotti in 3D, che consente di vedere un prodotto nel modo più accurato possibile prima dell’acquisto). Il passaggio alla realtà virtuale ha anche costretto molti marchi a concentrarsi sulle vendite direct-to-consumer (D2C), aumentando la concorrenza nel mondo dell’e-commerce. Come si può notare, la presenza online della moda è oggi un aspetto chiave che il pubblico ha ritenuto essenziale per far sì che un marchio soddisfi le sue aspettative.
- Maggiore personalizzazione – Con una crescente enfasi sull’individualità, la personalizzazione diventerà sicuramente una forza trainante nelle scelte dei consumatori. I consumatori sembrano essere stanchi di adeguarsi all’ultimo stile o tendenza e molti hanno deciso di seguire la propria strada per creare il proprio senso della moda unico e inimitabile. Ciò è particolarmente evidente nel mondo dei prodotti stampati in 3D e dei regali personalizzabili, nonché nell’inclusione di stilisti online e digitali nei marchi di lusso. Un personal stylist dedicato può, ad esempio, consigliare prodotti in base agli acquisti recenti o alle preferenze di stile dichiarate. Tale personalizzazione, tuttavia, richiede un’enorme quantità di raccolta e manutenzione dei dati. Questi dati vengono utilizzati per tutto, dalla raccomandazione di prodotti ai clienti alla determinazione delle loro abitudini di acquisto. Per questo motivo, può essere difficile soprattutto per i marchi più piccoli, che potrebbero non essere in grado di raccogliere una tale quantità di dati. Inoltre, tutti questi dati devono essere archiviati in modo sicuro, in conformità al GDPR (General Data Protection Regulation) e ad altre normative sui dati. Questo potrebbe essere un problema da superare per i marchi più piccoli che vogliono implementare la personalizzazione dei clienti.
- Consumismo orientato agli obiettivi – Il consumismo orientato agli obiettivi è definito dai marchi che includono un messaggio centrale o una posizione morale come parte del loro marchio. Incorporando un messaggio o una missione specifica, i marchi di moda possono entrare in contatto con i clienti su un piano morale per promuovere un’immagine positiva e le vendite. Negli ultimi anni il consumismo orientato a uno scopo sta guadagnando terreno. Si consideri che in un recente studio, ben il 48% dei consumatori intervistati si è dichiarato contrario ai marchi che non hanno una visione sociale che coincide con quella personale. Il 42% degli intervistati ha anche dichiarato di allontanarsi dai marchi a causa della frustrazione per la loro risposta alle questioni sociali. Questo dimostra l’impatto di avere un obiettivo di marca che si allinea con le opinioni della maggioranza dei clienti. I marchi dovrebbero prestare sempre più attenzione a questo aspetto per ampliare il proprio pubblico di riferimento. Un buon esempio di marchio che si è adattato a questa strategia è Fenty Beauty di Rihanna che, assumendo modelle plus-size e offrendo abbigliamento plus-size, ha dimostrato la sua inclusione nelle taglie.
- Canali di acquisto non convenzionali – Le novità attraggono sempre persone curiose e questo non è mai stato più vero per il settore della moda. Mentre le persone scelgono sempre più spesso lo shopping online rispetto all’acquisto nei negozi fissi, lo spazio online offre nuove e migliori soluzioni per vendere i prodotti nel modo più adatto ai consumatori. Seguendo questo esempio, l’industria della moda ha recentemente iniziato a sviluppare un’affascinante tendenza verso un metodo di vendita chiamato live commerce. Il live commerce combina essenzialmente la vendita al dettaglio online con il live streaming, avvicinando l’esperienza di acquisto online alla vita reale. Attività online come queste, che utilizzano i video, si stanno rivelando un successo nel settore e con eventi speciali come le trasmissioni degli influencer che aiutano a vendere i prodotti a un pubblico già acquisito, questo spazio continuerà a crescere in futuro[2] .
Le tendenze citate contribuiscono senza dubbio al successo dei marchi di moda, a patto che adattino ad esse la loro strategia di performance. Sebbene alcune di queste tendenze possano diventare comuni solo nei prossimi anni, chi le adotta per primo trarrà sicuramente vantaggio dall’essere all’avanguardia nelle esigenze dei consumatori. I marchi di moda che ascoltano i consumatori ne escono quasi sempre vincitori, accelerando il passaggio da pratiche come il fast fashion a un settore più sostenibile, tecnologico e personalizzato.
[1] McKinsey & Company “Indagine: Il sentimento dei consumatori sulla sostenibilità nella moda” https://www.mckinsey.com/industries/retail/our-insights/survey-consumer-sentiment-on-sustainability-in-fashion
[2] Netguru “8 tendenze di consumo che influenzano i marchi di moda” https://www.netguru.com/blog/consumer-trends-affecting-fashion-brands